Dal 2024 al 2027, il Politecnico di Milano parteciperà al progetto “VRChem: Innovative Integration of Virtual Reality in Chemical Engineering Education”. La realizzazione del progetto sarà finanziata dall’Agenzia Nazionale Polacca del Programma Erasmus+ nell’ambito dell’Azione 2 dei Partenariati di Cooperazione. Il leader del progetto è la Facoltà di Ingegneria Chimica e Tecnologica della Cracow University of Technology in Polonia. L’iniziativa sarà portata avanti da un consorzio internazionale di università che comprende: Lodz University of Technology (Polonia), Università di Aveiro (Portogallo) e Università di Cadice (Spagna).
Il progetto VRChem (“Innovative Integration of Virtual Reality in Chemical Engineering Education”) risponde alle esigenze della formazione contemporanea in termini di promozione di pratiche innovative di apprendimento e insegnamento, nonché di supporto allo sviluppo delle competenze digitali e green a livello universitario. In questo contesto, la tecnologia della realtà virtuale (VR) ha un potenziale significativo nel permettere a studenti, docenti e ricercatori, di visualizzare e interagire con attrezzature e processi – spiega Sebastian PATER, Coordinatore del Progetto.
Un aspetto chiave legato all’implementazione della tecnologia VR nell’insegnamento è il supporto professionale, in particolare per docenti e ricercatori che non hanno avuto precedenti esperienze in un ambiente VR. Il progetto svilupperà una guida per i docenti interessati ad integrare la tecnologia VR nei propri corsi. METID coordinerà questa attività.
La fase successiva del progetto prevede la creazione di una piattaforma VR che offrirà scenari con esercizi pratici e coinvolgenti in un ambiente virtuale permetteranno agli studenti di esplorare in modo interattivo complessi processi chimici, aumentando il loro coinvolgimento nel processo di apprendimento. La rappresentazione realistica in 3D degli impianti chimici consente una migliore comprensione di come i singoli elementi dell’installazione funzioneranno nella realtà, permettendo di testare le apparecchiature prima della loro effettiva installazione, rilevando potenziali errori di progettazione. La VR permette agli utenti di apprendere in un ambiente sicuro, controllato e privo di rischi. Un’altra funzionalità prevista della piattaforma sarà la possibilità di esplorare virtualmente i dispositivi “dissezionandoli” e osservando i processi che vi si svolgono. È degno di nota il fatto che la piattaforma VR opererà in un ambiente aperto, dove chiunque, dopo essersi registrato, potrà esplorare i materiali pubblicati. Questa sfida è stata affidata agli specialisti del VOXEL Research Lab presso il Politecnico di Łódź e al gruppo DigiMedia dell’Università di Aveiro.
I materiali educativi e formativi creati per studenti e accademici, insieme alla piattaforma VR, saranno testati in ciascuna delle università partner del progetto. Certamente, i risultati ottenuti nel progetto porteranno nuovi spunti per i docenti e le università in generale, per rendere l’insegnamento dell’ingegneria chimica più interessante. Inoltre, le esperienze acquisite dagli studenti attraverso la VR permetteranno loro di sviluppare competenze che li prepareranno meglio per le future sfide professionali.